Per la cura del piede torto sono utilizzati diversi metodi. Il più efficace è il metodo Ponseti.
IL METODO PONSETI: sfiora il 100% di successo, senza interventi invasivi (si va da un minimo di 94% di riuscita fino ad oltre il 99% dei medici più capaci), ma solo se ben applicato.
È il metodo più EFFICACE, VELOCE ed economico per la cura del piede torto.
In circa due mesi si ottiene un piede funzionale, flessibile, non dolorante, forte e di aspetto normale, SENZA INTERVENTI INVASIVI.
Di norma il piede è corretto con 5-6 gessetti di una settimana e una incisione non invasiva del tendine di Achille (la tenotomia percutanea, che non lascia quasi cicatrice e si può eseguire anche in anestesia locale).
I risultati si mantengono nel tempo grazie ad uno speciale tutore da portare fino a circa 4 anni per evitare recidive. Dopo i primi mesi a tempo pieno, si scalano le ore fino a portarlo solo durante il riposo, di modo che il bambino sia libero di gattonare e camminare durante il giorno.
In genere non è necessaria fisioterapia, né scarpe ortopediche particolari.
Il metodo NON È DOLOROSO (i gessi e le manipolazioni sono diverse da quelle tradizionali che possono provocare microfratture nei piedini).
Il metodo prevede:
Il metodo prevede:
5-6 GESSETTI SETTIMANALI all'inguine.La correzione è graduale. Non si "gira" subito il piede e non lo si raddrizza di colpo! I gessi non devono essere dolorosi!
La TENOTOMIA PERCUTANEA.
Non è invasiva e non lascia brutte cicatrici! È una incisione di 3-4 millimetri, senza punti di sutura. Il segno è praticamente invisibile.
Uno speciale TUTORE con barra prevalentemente notturno fino a circa 4 anni, per mantenere la correzione.
Non si usano valve, doccette, Bebax, scarpe a biscotto!
I risultati sono eccellenti, sia dal punto di vista funzionale che estetico. Nella foto, riuscite a capire quale dei due piedini era torto?
Molti dicono di usare il metodo Ponseti, ma sono pochissimi i medici che lo applicano correttamente e con i migliori risultati.
Altri metodi utilizzati in Italia:
Altri metodi utilizzati in Italia:
Un intervento invasivo tradizionale. |
I risultati sono di frequente negativi, i piedi tendono ancora all'interno e diventano rigidi, con il passare degli anni possono fare male e la funzionalità è in parte limitata.
Purtroppo è ancora il metodo più utilizzato in Italia, anche in centri ortopedici famosi. Molti dicono di usare il metodo Ponseti, ma in realtà utilizzano un metodo meno efficace più simile a questo.
IL METODO SERINGE: 57% di successo. Corregge il piede con manipolazioni fisioterapiche e un bloccaggio di materiale sintetico (una scarpa formata da nove pezzi di cerotto e una placchetta di plastica).
Rispetto al metodo tradizionale ha il vantaggio di non richiedere una lunga immobilizzazione nel gesso e di riuscire spesso ad evitare interventi invasivi nei piedi torti di I e II grado.
Esempio di correzione incompleta. |
Nei gruppi registriamo sia esperienze positive che negative (alcune sono riportate qui).
Nei gruppi di genitori, che comprendono centinaia di iscritti, le numerose testimonianze confermano i dati statistici: i bambini che vengono curati con il vero metodo Ponseti fin da piccoli hanno i piedi corretti in un paio di mesi senza interventi chirurgici invasivi (anche per i casi più gravi non si superano gli 8-9 gessetti settimanali e la necessità di interventi invasivi è evento più unico che raro). Con altri metodi registriamo invece un numero elevato di esperienze negative, soprattutto con il metodo tradizionale. Potete leggere alcune testimonianze sul blog www.piede-torto.it.
Anche i bimbi "grandi" possono essere curati con il metodo Ponseti. |
Con il metodo Ponseti si possono ottenere buoni miglioramenti anche in bimbi grandi e ragazzi già operati o trattati senza successo con altri metodi. Per casi complessi molti si rivolgono ai medici certificati in Italia e all'estero e riportano esperienze positive con il passaggio al metodo Ponseti.